L’ex direttrice del sito Rolling Stone, Selvaggia Lucarelli, ha anticipato tramite i social la prossima chiusura dell’edizione cartacea della testata.
“Chiude Rolling Stone“. Laconica e spiazzante, come sempre, Selvaggia Lucarelli, che in un tweet ha lanciato una clamorosa indiscrezione sul futuro della testata pop più famosa del mondo. Ovviamente, ha chiarito in altri cinguettii successivi, la chiusura riguarda solo la versione italiana e cartacea, almeno per il momento. Si attendono risposte ufficiali da parte della direzione della rivisita, che per ora si è trincerata dietro un rumoroso silenzio.
Selvaggia Lucarelli e Rolling Stone Italia
Come fa Selvaggia a sapere della fine di Rolling Stone Italia? Non è dato sapersi, ma visto che, seppur per pochi mesi, la firma de Il Fatto Quotidiano è stata direttrice del sito della testata, la sua testimonianza sembrerebbe attendibile. Tra l’altro, il suo addio all’incarico per la nota rivista dedicata alla cultura pop terminò all’epoca non senza strascichi polemici, tanto che la stessa Selvaggia definì la redazione ‘poco rock’ e ‘maschilista’.
Questo il tweet attraverso il quale la Lucarelli ha anticipato la chiusura del giornale:
Chiude Rolling Stone.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 10 gennaio 2019
Rolling Stone chiude: la conferma
La conferma dell’indiscrezione lanciata da Selvaggia Lucarelli è arrivata nella mattinata dell’11 gennaio 2019. Queste le parole dell’editore Luciano Bernardini De Pace a Primaonline: “Rolling Stone non chiude, ma si evolve per seguire dove va il mondo. Il mercato pubblicitario oggi chiede il digitale ed è un’opportunità che secondo me va presa senza esitazioni“.
Il responsabile dei contenuti dell’edizione cartacea, Massimo Coppola, rimarrà nello staff come consulente. Il sito verrà guidato invece da Alessandro Giberti e Davide Da Rold.
Rolling Stone Italia: una storia (quasi) quarantennale
Rolling Stone Italia nacque nel 1980 su iniziativa di Franco Schipani e Joseph Lodato, ma venne chiuso dopo pochi numeri. Nel 2003 è stato rifondata da Andrea Cagno e David Moretti. Rispetto all’edizione americana, quella italiana non è bisettimanale ma mensile. Principalmente centrato sulla musica (come dimostrano le celebri classifiche stilate nel corso degli anni), ha finito col tempo per occuparsi degli aspetti più disparati della cultura pop: dal cinema alla letteratura, dai fumetti ai volti più noti dello sport e della politica.
Non a caso sulla sua copertina, una delle più ambite in Italia, sono finiti in passato anche personaggi non direttamente legati al mondo dello show business, come Roberto Saviano, Silvio Berlusconi o Bebe Vio.
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/rollingstoneitalia